Capitolo 3. Scegliere le caratteristiche chiave del sistema di scambio comunitario*
indice:
3.1 Funzionalità; 3.2 Denominazione e strumento di transazione (medium); 3.3 Regolamentazione emissiva
* Terzo capitolo della guida People Powered Money tradotta da Teodoro Criscione (associazione RETICS, Reti Comunitarie di Scambio). La guida People Powered Money è stata redatta nell’ambito del progetto Community Currency In Action ( http://ccia.eu ) che tra le altre cose ha portato alla creazione del Community Currency Knowledge Gateway ( http://community-currency.info ). I partners dell’iniziativa sono: Amsterdam East Municipality, Credit Municipal de Nantes, Lambeth Council, limburg.net, New Economics Foundation, QOIN, Spice, Wales Council for Voluntary Action.
Abbiamo finora discusso la progettazione di un circuito, adesso rivolgiamo la nostra attenzione alle caratteristiche specifiche che dovrebbero comporre un sistema di scambio comunitario. Ciascuna caratteristica apporta benefici e potenziali limiti, dunque la loro scelta dovrà essere appropriata agli scopi prepostosi dal circuito.
3.1. Funzionalità
La moneta è definita tale se adempie a tre funzioni, ovvero agisce come:
– riserva di valore, – mezzo di scambio, – unità di conto.
Un sistema di scambio comunitario, comunque non deve necessariamente limitarsi a questa definizione e può aspirare ad adempiere ad altre funzioni.
Unità di conto
La moneta come un’unità di conto rappresenta uno standard numerico di misurazione e, come tale, permette un’interpretazione comune di ‘valore’ e ‘costo’. Senza un’accordo sull’unità di misura la moneta non può essere utilizzata per regolare i debiti tra gli operatori e non si può stabilire un efficace sistema di prezzi; entrambi questi aspetti sono fondamentali per un economia di mercato. In pratica, solo pochi sistemi di scambio comunitario operano con una propria unità di conto, dato che è un aspetto difficile da stabilirsi in un ambiente volontaristico con una grande circoscrizione di persone.
A titolo di esempio si riportano le unità di conto di alcuni sistemi di scambio comunitario (Tabella 1).
Riserva di valore
La funzione della moneta come riserva di valore indica che essa pu essere trattenuta per lungo tempo senza che questa perdi potere d’acquisto. In pratica, la realtà dei fatti varia: il valore di molte monete cambia nel tempo , tipicamente diminuisce come risultato dell’inflazione o della domanda di mercato. I sistemi di scambio comunitario non facilitano questa funzione, addirittura vengono spesso progettate per prevenire pratiche comuni di accumulazione. Ad esempio, si utilizza il demurrage, che agisce come interesse negativo che deprezza il valore del mezzo di scambio quando non speso.
Mezzo di scambio
La moneta permette a differenti operatori di finalizzare transazioni economiche oltre i limiti dei semplici sistemi di baratto. A differenza del baratto, la moneta supera ci che gli economisti chiamano il limite della ‘duplice coincidenza della volontà di scambio’, questo richiede entrambi gli operatori offrono contemporaneamente un bene o un servizio desiderato dall’altro.
La funzione di moneta come mezzo di scambio consente alle persone di condurre transazioni in maniera efficiente e di commerciare l’un l’altro senza l’esigenza di una ‘duplice coincidenza della volontà di scambio’. L’obbiettivo della maggior parte dei sistemi di scambio comunitari è proprio quello di procurare mezzi di scambio ai propri utenti. Questo per tentare di porre rimedio alla scarsità di moneta che sopraggiunge in periodi di austerità o crisi laddove si riscontrano immutate capacità produttive ed ampie necessità. Come mezzo di scambio alternativo, un circuito comunitario pu connettere offerta e domanda quando la moneta ufficiale scarseggia.
Tabella 1
Mezzo di scambio | Unità di conto | Denominazione | Medium |
Brixton Pound | sterlina | sterlina Brixton | cartaceo, sito web, app,
SMS |
Bitcoin | Bitcoin | bitcoin | elettronico |
e-Portemonee | tassi di cambio fisso con 0,01 euro | punti | elettronico, ID nazionale come ‘show card’ |
Krugerrand | un’oncia d’oro | Krugerrand | gettoni |
Loyality card | punti | vari (miglia aeree, punti, ecc..) | swipe card, siti web, stamp card |
Makkie | tempo | un’ora, mezz’ora | cartaceo, sito web |
SoNantes | euro | SoNantes | app, SMS, sito web, smart card |
Spice Time Credits | tempo | credito temporale | cartaceo e registrazione online |
Terra | valore dipendente da un paniere di beni | Terra | elettronico |
TradeQoin | euro | TradeQoin | sito web, app |
Mezzo di scambio | Unità di conto | Denominazione | Medium |
Ven | tasso di cambio variabile e dipendente da un paniere di beni | Ven | sito web, app |
3.2 Denominazione e strumento di transazione (medium)
Una delle caratteristiche già importanti è la ‘denominazione’: l’appropriata descrizione di un’ammontare di unità di mezzi di scambio, espressa attraverso un insieme di strumenti di transazione.
La denominazione differisce dall’unità di conto in quanto essa descrive le quantità con le quali un mezzo di scambio è ottenuto, per esempio in termini di banconote e gettoni/monete metalliche. L’unità di conto si riferisce invece ad un’unità di misura numerica standard che permette un’interpretazione comune di ‘valore’ e ‘costo’, ad esempio dollari, ore o once d’oro.
Ad esempio, per il Makkie l’unità di conto è il tempo e la sua denominazione avviene in ‘1 ora’ e ‘mezz’ora’.
Solitamente, i sistemi di scambio comunitari useranno una o più combinazioni dei seguenti strumenti di transazione:
- banconote
- gettoni/monete metalliche
- vouchers/coupon/buoni
- assegni
- show cards (carte che devono essere presentate al punto vendita)
- swipe cards (carte con una striscia magnetica o un chip che riporta le informazioni del conto)
- smart cards (carte con varie funzionalità integrate)
- RFID (Radio Frequency Identification) chips incorporati in carte o altri dispositivi – codici a barre
- QR-codes
- SMS
- applicazioni per Smart Devices
3.3 Regolamentazione emissiva
La forma che acquisisce il mezzo di scambio non è mai naturalmente data, ma dipende dalla società e della comunità. Le regole e le procedure attraverso i quali gli oggetti o le unità vengono trasformate in mezzi di scambio è definita ‘regolamentazione emissiva’ (issuance).
C’è sempre una certa confusione sull’esatto significato di ‘regolamentazione emissiva’, in particolare per i mezzi di scambio che sono stampati su carta, poiché c’è sempre un intervallo di tempo tra la stampa e la messa in circolazione attraverso individui ed aziende.
Per chiarezza espositiva distinguiamo tre distinte proprietà che fanno riferimento alla regolamentazione emissiva:
- le regole che governano l’emissione;
- i fattori che determinano la quantità di mezzi di scambio;
- il meccanismo con il quale il mezzo di scambio entra in circolazione.
All’interno di ciascuna categoria c’è un’enorme varietà di differenti metodi e fattori impiegati per gestire e controllare l’offerta di mezzi di scambio.
Regole che governano l’emissione
Tali regole saranno cruciali per il funzionamento del circuito e saranno stabilite dall’organizzazione responsabile dell’operatività del sistema. Ci non vuol dire che tali regole devono essere create ed imposte da un organismo centrale. Difatti, alcuni circuiti permettono a tutti i membri di contribuire alla progettazione del sistema ed alla stesura delle regole riguardanti l’emissione.
Quantità di mezzi di scambio
La gestione della nuova quantità di mezzi di scambio creata, così come l’offerta totale, è un’altra area che richiede ampia considerazione nella fase di progettazione.
Per iniziare bisogna scegliere un massimale di mezzi di scambio complessivamente distribuiti.
Tale massimale pu variare in base a degli eventi particolari oppure in base ad una serie di opportunità date agli utenti (es. Spice Time Credits).
L’esistenza di tale massimale ed il suo esplicito controllo assicurano delle opportunità di spesa per tutta i mezzi di scambio già emessi, infatti questo aspetto è vitale affinché il circuito sia percepito come efficace ed efficiente da parte degli utenti.
Le opzioni di emissione sono diverse, vediamo alcuni esempi:
- i mezzi di scambio possono essere emessi ogniqualvolta una persona partecipa ad una designata attività;
- in LETS e nelle Banche del Tempo peer-to-peer, ad entrambi gli utenti viene permesso di emettere unità ogniqualvolta il loro bilancio non è sufficiente a pagare attività e servizi resi dagli altri membri;
- similmente, le PMI imprese appartenenti ad una rete di credito mutuale possono emettere nuove unità per sopperire a degli scoperti ogni volta che pagano altri membri.
Nei LETS, nelle Banche del Tempo peer-to-peer e nelle reti di credito mutuale ci sono regole che assicurino un massimale negativo per i bilanci di ogni utente (o azienda), tuttavia tali regole non sono sufficienti a controllare la velocità di circolazione, a stabilire quando possono essere create nuove unità o a controllare la quantità totale in circolazione. Tutti questi aspetti vengono fatti dipendere esclusivamente da come e quanti partecipanti eseguono e pagano i servizi degli altri.
Immissione nel circuito
L’ultimo aspetto da considerare è il meccanismo attraverso il quale il mezzo di scambio entra realmente in circolazione. Nel caso dei LETS, delle Banche del Tempo peer-to-peer e delle reti di credito mutuale il momento della creazione e dell’entrata in circolazione coincidono.
Altre opzioni sono esposte nella Tabella 2.
A tale lista bisognerebbe aggiungere anche il Bitcoin o altri circuiti di scambio digitali che talvolta risultano ingannevoli riguardo la loro regolamentazione emissiva, poiché non vi è un entità legale preposta a tale regolamentazione. Infatti, tali regole vengono stabilite da un algoritmo predeterminato. Sebbene la quantità di moneta in circolazione così come la regolamentazione emissiva è centralizzata, l’allocazione dei nuovi Bitcoin segue un modello decentralizzato. La gestione del modello Bitcoin ha dimostrato che una semplice maggioranza della comunità se volesse potrebbe annullare o modificare qualsiasi regola del sistema. Sistemi come questo, hanno la potenzialità di essere interamente decentralizzati.
Mezzo di scambio |
Enti preposti alla regolamentazione del circuito |
Gestione delle nuove emissioni e dell’offerta totale |
Immissione nel circuito |
Emissione dal circuito |
Brixton Pound |
Brixton Pound CIC |
Brixton Pound CIC e in base alla percentuale di B£ che gli utenti decidono di utilizzare nelle loro transazioni |
Quando la sterlina è scambiata nei preposti punti di cambiavalute o online |
Solo le aziende possono cambiare B£ per sterline |
TradeQoin |
TradeQoin, funziona come una cooperativa |
aziende aderenti |
Quando le imprese con dei bilanci insufficienti ad finalizzare la transazione pagano un altro membro |
La somma totale dei TradeQoin è zero in qualsiasi momento |
SoNantes |
ente ausiliario del Crédit Municipal di Nantes |
aziende aderenti, Credit Municipal e utenti |
Per le imprese il SoNantes segue un meccanismo di credito mutuale I cittadini ottengono SoNantes acquistandoli in cambio di Euro |
Il bilancio totale di tutti gli account possessori di SoNantes sarà sempre zero. Le unità acquistate dai consumatori può essere cambiata in euro. |
Makkie |
Consorzio di due associazioni abitative, Qoin e Amsterdam East Council |
Consorzio con i partners preposti al rimborso |
Quando l’utente porta a termine un compito per un’organizzazione partner |
I partners preposti al rimborso ritornano le note spese al consorzio Makkie |
e-Portemonee |
limburg.net |
limburg.net e comuni |
Quando sono richieste in seguito al compimento di un’attività dedicata |
Le unità che sono spese presso i comuni |
Spice Time Credits |
Spice |
Spice con le organizzazioni locali partners |
i crediti temporali sono creati dalla Spice e distribuiti alle organizzazioni offerenti opportunità di volontariato alle gente locale |
I partners preposti al rimborso spendono crediti temporali presso la Spice |